Il gruppo Telegram dei sionisti italiani teorizza omicidi contro gli attivisti pro-pal

Pubblicato il 3/8/24 Laluce.news. https://www.infopal.it/inchiesta-il-gruppo-telegram-dei-sionisti-italiani-teorizza-omicidi-contro-gli-attivisti-pro-pal/

Il gruppo Telegram “Israele Senza Filtri” è un vero ricettacolo di violenza e intenti criminali attorno a cui si sviluppa un’inquietante rete di attivisti pro-israeliani in Italia, un forum in cui si incita apertamente e, ad oggi impunemente, all’omicidio dei sostenitori della causa palestinese in Europa. In questa inchiesta il nostro quotidiano ha documentato le prove che dimostrano la portata dell’estremismo del gruppo che arriva a teorizzare omicidi contro gli attivisti pro-pal in Europa.

Il gruppo ed il sondaggio sugli omicidi contro i pro-pal

Il gruppo Telegram “Israele Senza Filtri” è stato creato da Dario Sanchez, un fotografo con doppia cittadinanza italo-israeliana, e co-amministrato da Mikael Sfaradi, un giornalista che collabora con TGcom e altre testate italiane. La loro missione dichiarata è quella di fornire una visione “senza filtri” delle questioni legate a Israele, ma le discussioni nel gruppo spesso degenerano in incitazioni alla violenza e all’odio.

Recentemente, il gruppo ha attirato l’attenzione con un sondaggio inquietante denunciato su Instagram anche da Giuseppe Flavio Pagano, già nel mirino del gruppo che ha tentato di fargli perdere il post di lavoro: “Omicidi extragiudiziali mirati contro i supporter del terrorismo palestinese in Italia ad opera dei servizi segreti, sì o no?” L’esito del sondaggio è stato schiacciante: circa il 90% dei partecipanti ha votato a favore. La maggioranza dei partecipanti al sondaggio quindi si dichiara favorevole all’omicidio perpetrato sul territorio italiano svelando una disinvoltura allarmante dei membri del gruppo rispetto allo sdoganamento della violenza e del crimine. E così una delle tante reazione di soddisfacimento nel gruppo rispetto al risultato del sondaggio risulta essere “Tutti favorevoli!! Nemmeno le presidenziali in Uganda con 99.15% ci battono! A parte gli scherzi sono super d’accordo“.

E sono proprio i commenti seguiti al sondaggio che dipingono un quadro ancora più inquietante: un utente ha scritto: “È quello che bisogna fare”. E ancora un altro membro del gruppo afferma “Esattamente come è sempre stato fatto. I mandanti di Monaco 72 che trattamento hanno ricevuto? Un letto esplosivo a Parigi…e questo è solo un esempio. Un bel ripulisti in Europa è indispensabile”. Questi commenti non evidentemente sono semplici espressioni di opinioni, ma riflettono una cultura di odio e violenza radicata.


Nella foto: Chef Rubio, antisionista noto, pestato a Roma da 5 aggressori. Qualche mese fa  sempre a Roma, a Karem Rohana, italo-palestinese è stato spezzato un braccio. Calci e pugni da parte di un aggressore con la kippah e armato di manganello davanti ad una sezione di PRC romana  che esponeva un manifesto di denuncia di Israele.