Il nord di Gaza sta rapidamente scivolando in uno stato di vera e propria carestia.
di Jewish Voice for Peace
The Wire, 20.3. 2024
Secondo un rapporto delle Nazioni Unite pubblicato lunedì, la carestia colpirà i governatorati settentrionali di Gaza da qui a maggio.
Oggi, un terzo dei bambini sotto i due anni nel nord di Gaza soffre di malnutrizione acuta, più del doppio rispetto a un mese fa. Almeno 23 bambini sono già morti per fame e disidratazione.
Metà dell'intera popolazione di Gaza - oltre un milione di persone - rischia di morire di fame. E sebbene le condizioni siano peggiori al momento nel nord, anche i governatorati meridionali di Gaza potrebbero scivolare in una vera e propria carestia entro luglio.
Si tratta di una carestia provocata dall'uomo. L'esercito israeliano ha deliberatamente bloccato l'ingresso degli aiuti umanitari al nord, ha attaccato i convogli di aiuti e ha ucciso a colpi di arma da fuoco le persone affamate che cercavano di raccogliere i pochi aiuti che erano riusciti a raggiungere.
"Urliamo, moriamo di fame e moriamo da soli", ha dichiarato Said Sweirki, 22 anni, a +972 mag. "Il mondo sa che mangiamo cibo animale? Viviamo senza i beni di prima necessità: niente elettricità, niente acqua, niente carburante".
Nel frattempo, i civili israeliani si sono riuniti a centinaia ai valichi di frontiera per bloccare i convogli di aiuti diretti a Gaza. (68% degli Israeliani sono per non fornire aiuti umanitari a Gaza!, ndr). Tenendo in mano cartelli con scritto "Niente aiuti per il nemico" e sventolando bandiere israeliane, con le loro sedie da giardino e i loro bambini con passeggino al seguito, hanno fatto la fila per lo zucchero filato e si sono mescolati in un'atmosfera da carnevale.
A poche ore a nord, bambini palestinesi morivano di fame.
Esistono linee rosse per Biden?
Biden ha pubblicamente definito l'invasione di Rafah una "linea rossa". Ma senza conseguenze, non è chiaro se si tratti di qualcosa di più serio di un "pensiero ad alta voce" del Presidente.
Inoltre, l'amministrazione sta minando questo cambiamento di retorica continuando ad armare l'esercito genocida di Israele. Negli ultimi mesi, l'amministrazione Biden ha spedito armi a Israele, in media, ogni 36 ore.
Israele non sta procedendo con un'operazione di terra a Rafah, per ora. Ma non a causa di pressioni significative da parte dell'amministrazione Biden. Israele ha dovuto rilasciare un numero significativo di soldati di riserva, per aiutare a sostenere un'economia che sta crollando sotto il peso di un assalto genocida. L'esercito israeliano impiegherebbe settimane per riassegnare un numero sufficiente di soldati per condurre un'invasione di terra a Rafah.
Secondo la legge statunitense, al governo degli Stati Uniti è vietato fornire assistenza per la sicurezza ai Paesi che bloccano gli aiuti americani, il che è esattamente ciò che sta facendo il governo israeliano. L'amministrazione Biden sta affrontando le pressioni incessanti del movimento di solidarietà con la Palestina per smettere di armare l'esercito israeliano e ha un precedente legale per porre fine a questi finanziamenti. Invece, sta effettuando costosi e inefficienti lanci aerei di aiuti e sta portando avanti la costruzione di un porto galleggiante al largo della costa di Gaza, che coinvolgerebbe centinaia di soldati statunitensi e richiederebbe fino a due mesi per essere completato.
In privato, Biden ha dato il via libera all'esercito israeliano per condurre operazioni mirate in stile antiterrorismo a Rafah, ora il luogo più densamente popolato del pianeta.
In un altro episodio eloquente, l'esercito israeliano ha assassinato il comandante della polizia civile di Gaza, che di recente ha coordinato la distribuzione di un carico di farina nel nord affamato di Gaza, pochi giorni dopo che l'amministrazione Biden aveva avvertito il governo israeliano di smettere di prendere di mira gli abitanti del luogo incaricati di garantire il passaggio sicuro dei camion degli aiuti. È stato ucciso mentre l'esercito israeliano assediava ancora una volta l'ospedale al-Shifa, sequestrando i giornalisti che vi riferivano. I giornalisti sono stati trattenuti dalle forze israeliane, costretti a spogliarsi e tenuti ammanettati e bendati per 12 ore.
Per porre fine a questo genocidio è necessario un vero e proprio cambiamento nella politica degli Stati Uniti - cosa che, anche dopo sei mesi di massacri e devastazioni, l'amministrazione Biden continua a non voler prendere in considerazione. Sta a noi tenere i piedi in due scarpe a Biden finché non si raggiungerà un cessate il fuoco permanente e duraturo.
Traduzione : Associazione di Amicizia Italo-Palestinese