3 Settembre 2023 Sono Yeheli, il coordinatore della rete Mesarvot , rete israeliana che sostiene i giovani israeliani renitenti,
Abbiamo notizie entusiasmanti. Negli ultimi mesi abbiamo sostenuto un gruppo di giovani israeliani, obbligati per legge ad arruolarsi in un prossimo futuro, nel processo di scrittura di una dichiarazione di rifiuto della leva. Nella dichiarazione affermano che rifiuteranno il servizio militare finché il governo israeliano continuerà l'azione oppressiva antidemocratica sia nei confronti dei palestinesi che degli ebrei. Finora 230 giovani hanno firmato la dichiarazione e oggi la rendiamo pubblica.
Giovani contro la dittatura, estate 2023 Come giovani donne e uomini che stanno per essere arruolati nel servizio militare israeliano, diciamo NO alla dittatura in Israele e nei Territori palestinesi occupati. Con la presente dichiariamo che ci rifiutiamo di arruolarci nell'esercito finché la democrazia non sarà assicurata a tutti coloro che vivono sotto la giurisdizione del governo israeliano. Nonostante i nostri sei mesi di lotta determinata per una vera democrazia che si è svolta nelle strade quasi ogni giorno, il governo continua a perseguire il suo programma distruttivo. Temiamo davvero per il nostro futuro e per il futuro di tutti coloro che vivono qui.
Alla luce di ciò, non abbiamo altra scelta che adottare misure estreme e rifiutarci di prestare servizio nell’esercito. Un governo che distrugge la magistratura non è un governo al quale possiamo obbedire. Un esercito che occupa militarmente un altro popolo non è un esercito nel quale possiamo partecipare.
Il colpo di stato giudiziario ha già significato un costo enorme per la società israeliana e per il popolo palestinese. La dittatura che esiste da decenni nei Territori palestinesi occupati si sta ora infiltrando in Israele ed è diretta contro di noi. I coloni violenti ora controllano l’intero stato. Questi non sono sviluppi recenti. Posizioni ed azioni antidemocratiche sono state indispensabili per mantenere questo regime di occupazione e di supremazia ebraica. L'unica cosa che è cambiata è che ora la maschera è caduta.
Di fronte a questa realtà diciamo NO! Sappiamo che più gruppi di giovani rifiuteranno il servizio, maggiore sarà l’impatto che avremo sulla situazione politica in Israele. Ci auguriamo che questa dichiarazione venga trasmessa attraverso i principali canali mediatici israeliani per dare a un numero sempre maggiore di giovani israeliani il coraggio e la fiducia necessari per rifiutare anch’essi.
Voglio anche condividere un aggiornamento su un obiettore di coscienza “D” di 25 anni. È stato processato una quarta volta dall'esercito israeliano per essersi rifiutato di prestare servizio durante l'occupazione. Ha ricevuto un'ulteriore condanna di 20 giorni, per un totale di 59 giorni. Mentre stava scontando la pena, Mesarvot insieme a Yesh Gvul (la rete israeliana che sostiene i riservisti israeliani renitenti), ha organizzato una manifestazione di sostegno per lui fuori dalla prigione. In una telefonata ricevuta da “D” più tardi quel giorno ha comunicato che ascoltarci manifestare lo ha fatto sentire sostenuto e motivato e ha rafforzato il suo spirito. “D” è stato rilasciato giovedì scorso dal carcere e ora è a casa in attesa di sapere se verrà nuovamente incarcerato o riceverà un'esenzione.
Con solidarietà, Yeheli
Giovani israeliani contro la dittatura, estate 2023
Traduzione a cura di Claudio Lombardi, Associazione di Amicizia Italo-Palestinese