Israele ordina, i suoi lacchè eseguono

AMNESTY INTERNATIONAL DEVE ESSERE MESSA A TACERE!

Invicta Palestina, 30 dicembre 2022    https://www.invictapalestina.org/archives/47662

Comunicato stampa di Amnesty International

Per la seconda volta, dopo Firenze, affissioni realizzate da gruppi solidali con la popolazione palestinese che denunciano il sistema di apartheid israeliano, come fatto da Amnesty International in un rapporto del febbraio 2022, vengono contestate o censurate, unitamente a espressioni di condanna e sconcerto per l’uso di tale termine del diritto internazionale, come se s’ignorasse che proprio in Israele di ciò si parla e da anni.  Tina Marinari – responsabile nazionale campagne Amnesty International – Italia.

Comunicato Stampa REDAZIONE INVICTAPALESTINA, ore 21 venerdì 30 dic

Provvedimenti adottati come quello dell’azienda dei trasporti torinesi, con la scusa che si tratterebbe di messaggi di connotazione politica, sono un tipico sostegno all’impunità di cui lo stato d’Israele beneficia da decenni. Ma non è rimuovendo la parola apartheid o applicando il silenzio che la situazione dei diritti umani dei palestinesi migliorerà.  I pannelli luminosi che riportano la denuncia di Amnesty e la condanna dell’Apartheid israeliano devono spegnersi a Torino e mai accendersi a Milano.

I contratti stipulati sono stati rescissi unilateralmente.  l’Azienda Trasporti GTT(=Comune PD,NdR), proprietaria degli impianti a Torino, non ammette messaggi di “connotazione politica”  e  Mondadori(=Berlusconi, NdR)  a MILANO inibisce il caricamento di messaggi con richiamo ad “attività politiche”.   Eppure l’agenzia incaricata della pubblicità prima della conclusione del contratto aveva interpellato il suo ufficio legale di fiducia ed anche il Consiglio dell’Ordine dei giornalisti come sempre fa quando il messaggio non è meramente  commerciale. Il parere era stato a favore della conclusione del contratto avendo gli esperti constatato che si riportavano brani della pubblica denuncia di Amnesty.

Poi, evidentemente, qualcosa e qualcuno sono intervenuti. E’ facile immaginare pressioni, minacce, ricatti, disdette di più lucrosi contratti. Così il parere giuridico soccombe dinanzi alla forza del ricatto. nb. In mattinata (30/12/2022) L’azienda pubblicitaria si è dichiarata disponibile a trovare altre forme per pubblicizzare il nostro messaggio indipendentemente dai gestori degli spazi precedentemente concordati, noi siamo disponibili chiaramente a proseguire la nostra campagna con le nuove opportunità che saranno proposte.

Auspichiamo un intervento di Amnesty International dinanzi a questo ennesimo sopruso (Arrivato puntuale, vedere inizio articolo a firma di Tina Marinari) .  Per i sionisti e chi li sostiene la violazione dei diritti umani deve essere denunciata e condannata se realizzata in Iran e in Afghanistan ma no se in Israele e in Palestina.  Per i sionisti la battaglia per i capelli sciolti ( e il loro significato) e per il diritto allo studio e al lavoro è più importante della battaglia per il diritto alla vita e alla libertà.

In Palestina si può uccidere, espropriare, arrestare e discriminare senza che possa alzarsi una voce di protesta, sia essa internazionale ( Human Rights Watch e Amnesty International) sia essa israelo-palestinese ( B’Tselem e Al Aq).

Ringraziamo tutti/e coloro che hanno contribuito che, siamo certi, continueranno più decisi che mai nella lotta per la liberazione del popolo palestinese.  Seguiranno indicazioni sullo sviluppo della situazione e su come procederà la “CAMPAGNA APARTHEID IN PALESTINA” perchè non sarà certamente la censura a TORINO e MILANO a fermarci!

Cartelli di Invicta Palestina Torino

Illuminati in notturna a Torino

Foto dei cartelli di Invicta Palestina a Torino ripubblicati a Gaza sul sito  Women for  Palestine

Comunicato stampa di  Dmitrij Palagi e Antonella Bundu (Sinistra Progetto Comune di Firenze ): “La denuncia di Amnesty censurata nelle altre città?”

“Apprendiamo di come a Torino e Milano si sarebbero registrate difficoltà a replicare la campagna di affissioni contestata nella nostra città” “Mentre si insedia il nuovo esecutivo di Israele, segnatamente di destra, ci arrivano notizie preoccupanti dalle città di Torino e Milano, dove – spiegano i consiglieri di Sinistra Progetto Comune Dmitrij Palagi e Antonella Bundu – non sarebbe possibile effettuare campagne di affissione analoghe a quella che tante polemiche ha suscitato a Firenze, riprendendo la denuncia di Amnesty sull’apartheid portato avanti dal governo di Tel Aviv.

Ricordiamo come alcune voci, pubblicamente, avessero chiesto di non dare agibilità al nostro gruppo consiliare, pretendendo una violazione dei regolamenti democratici della nostra città. Questo solo per alcune parole di apprezzamento che avevamo espresso, rispetto a un impegno di pace e solidarietà tra i popoli.   Durante il periodo natalizio con facilità il pensiero può correre alla situazione di Betlemme e degli altri territori in cui il diritto internazionale viene sistematicamente violato. Per il clima che si respira anche in Italia, corre l'obbligo di esplicitare come ogni elemento di antisemitisismo e di razzismo ci provochi nausea e disgusto.  Ciò non toglie la necessità di chiedersi perché una legittima campagna non possa svolgersi, anche se non pretendiamo che goda di consenso unanime.

In questo senso – concludono i consiglieri di Sinistra Progetto Comune – ci sentiamo di esprimere un giudizio positivo sulla dialettica che si è registrata nella nostra città, impegnandoci per il 2023 a rafforzare ponti di dialogo tra posizioni diverse, che necessariamente devono partire però dalla possibilità di esprimersi.  Confidiamo che le situazioni registrate a Torino e Milano possano trovare presto una soluzione, evitando di dar vita a un pericoloso precedente di censura, rispetto alla denuncia di una nota e stimata realtà quale è Amnesty International”.