9 agosto 2022 https://www.middleeastmonitor.com/20220809-israel-took-months-to-prepare-for-latest-offensive-on-gaza-analysts-say/
Israele ha impiegato diversi mesi per preparare l'ultima offensiva sulla Striscia di Gaza assediata, hanno dichiarato gli analisti militari israeliani, notando che essa rientrava nel piano denominato "Wave Breaker" avviato dalle forze israeliane a marzo. Diverse fonti israeliane hanno affermato che il cessate il fuoco sarebbe temporaneo, aggiungendo che ci sarà sicuramente un altro ciclo di attacchi su Gaza.
Ron Ben Yishai, analista militare israeliano, ha scritto su Ynet News: "Tuttavia, l'operazione non ha risolto il problema di Gaza, né ha promosso alcuna soluzione. Un altro dato preoccupante di questa operazione è che la PIJ [Jihad islamica palestinese] non è stata eliminata. Essa ha ancora la capacità di causare danni sia a Gaza che in Cisgiordania".
"Non dobbiamo dimenticare che questo round di combattimenti è stato condotto in circostanze ideali - contro un nemico crudele ma molto circoscritto, in un piccolo campo di battaglia in cui Israele non solo ha la possibilità di imporre un blocco, ma anche di raccogliere informazioni e muoversi molto facilmente".
Ben Yishai ha apprezzato la moderazione del Primo Ministro israeliano Yair Lapid e del Ministro della Difesa Benny Gantz, "che hanno mantenuto il silenzio, preparando il terreno per il Capo di Stato Maggiore Aviv Kochavi e il Direttore dello Shin Bet Ronen Bar al fine di aggredire la PIJ con un attacco di sorpresa e diversificato".
Non ci dimentichiamo però degli arabi: La Palestina è ancora una causa araba
Pertanto, ha detto: "A meno di tre minuti dall'inizio della operazione, la PIJ era già stata fatta fuori, dando a Israele il sopravvento. Se Lapid e Gantz fossero caduti in trappole politiche e avessero rivelato il piano ad altri partiti, l'attacco a sorpresa non sarebbe stato possibile".
Alex Fishman ha scritto su Ynet News che l'intelligence israeliana ha preso tempo per preparare l'offensiva. "Le basi dell'operazione sono state pianificate in anticipo, il che ha permesso di prendere decisioni rapide e precise, in base alla situazione sul campo", ha affermato.
"La mossa iniziale dell'operazione è stata fatta dallo Shin Bet, responsabile della raccolta di informazioni sugli obiettivi della Jihad islamica da colpire. Una volta che le informazioni erano pronte e i piani di attacco finalizzati, il capo dello Shin Bet ha dato il via libera all'operazione".
Fishman ha dichiarato che questa operazione è "solo una parte di un'azione più ampia che è in corso da mesi per impedire alla Jihad islamica di creare un'infrastruttura del terrore in Cisgiordania con l'aiuto dell'Iran".
Scrivendo su Israel Hayom, Yoav Limor ha aggiunto: "Eppure, il successo dell'operazione non deve oscurare il quadro generale: Gaza non è scomparsa e non andrà da nessuna parte. I suoi due milioni di residenti... sono qui per restare e continueranno a sfidare Israele anche in futuro".
"Anche se Israele ha ottenuto alcuni buoni punti e ha rafforzato la deterrenza, avrà bisogno di molto di più per risolvere il problema di Gaza".
Trad. a cura di Claudio Lombardi di Associazione di Amicizia Italo Palestinese