Scuola: linee guida antisemitismo – Antisionismo - Attacchi all’ONU

Fare attenzione a come e verso chi (insegnanti, studenti) verranno svolti gli interventi sulle scuole previsti dalla Commissione Santerini, che risulta composta tutta da personaggi legati alle lobby filo-israeliane – La strisciante equivalenza con l’antisionismo – ONU che si permette di condannare l’occupazione

Scuola, ecco le Linee guida contro l’antisemitismo. «Così la Rete diffonde i pregiudizi fra i più giovani»

21 Nov 2021 , di Orsola Riva  https://www.corriere.it/scuola/medie/21_novembre_23/scuola-ecco-linee-guida-contro-l-antisemitismo-cosi-rete-diffonde-pregiudizi-piu-giovani-cca15b78-4b89-11ec-a7de-29504a6b0429.shtml

«La scuola italiana in questi anni ha fatto moltissimo per la memoria della Shoah, ma quello a cui stiamo assistendo oggi è un ritorno dell’antisemitismo sotto forme nuove e più insidiose perché meno esplicite del passato. Anche fra i più giovani, purtroppo, soprattutto via Internet. Per questo ci tengo a dare alle nostre Linee guida la giusta visibilità. Perché non c’è tempo da perdere». Milena Santerini parla nella doppia veste di pedagogista - è docente alla Cattolica di Milano - e di coordinatrice nazionale per la lotta contro l’antisemitismo presso la Presidenza del Consiglio. Insieme al ministro Patrizio Bianchi e alla presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Noemi Di Segni oggi(21/11/2021, NdR) alle 14 e 30 presenterà nella Sala Aldo Moro del ministero dell’Istruzione il risultato del lavoro congiunto di questi mesi. «A scuola si fa memoria. E a scuola si costruiscono, insieme, partendo dall’analisi del passato, un presente e un futuro di pace, partendo dal rispetto per l’altro», è il fermo convincimento del ministro Bianchi. «Queste Linee guida - spiega - si inseriscono in un lungo percorso che la scuola italiana sta facendo da tempo su questi temi. Percorso che ora si arricchisce di un nuovo prezioso strumento».

«Per inquadrare il fenomeno dell’antisemitismo nella sua complessità - spiega Santerini - siamo partiti dalla definizione di 5 tipologie diverse:

  1. l’antigiudaismo cristiano associato all’accusa di deicidio;
  2. il nazifascismo e il negazionismo;
  3. l’idea che gli ebrei siano una lobby che comanda il mondo;
  4. l’odio contro Israele inteso non come critica politica ma come messa in dubbio della legittimità stessa dello Stato ebraico;
  5. l’odio verso gli ebrei in quanto tali».

L’idea di base delle Linee guida per la lotta all’antisemitismo nella scuola è offrire agli insegnanti uno strumento per riconoscere il pregiudizio e per intervenire in modo utile. «Ogni giorno assistiamo a episodi più preoccupanti: dalle stelle gialle nelle manifestazioni dei No-vax alla riedizione di un falso storico come i Protocolli dei savi anziani di Sion. Ma è soprattutto in Rete che l’antisemitismo prolifera, incontrollato, su impulso dei gruppi estremisti: sono tornate perfino le vignette che ritraggono gli ebrei con il naso adunco come “happy merchant” del virus». I ragazzi ma anche i bambini sono letteralmente bombardati da barzellette sugli ebrei, vignette e meme atroci che mettono sullo stesso piano i forni e i lager de le cucine di Masterchef. «La base della piramide dell’odio è molto larga - spiega Santerini -. Si parte con le battute sugli ebrei che sono tutti rabbini, avari. Sembrano barzellette inoffensive e invece già lì alligna l’intolleranza che è l’anticamera della violenza. I bambini non se ne rendono conto. Spesso veicolano questi contenuti in modo inconsapevole».

Convegno internazionale “Distorsione e banalizzazione della Shoah. Il Documento Ihra Recognizing and Countering Holocaust Distorsion”

da Pagine Ebraiche, 2/12/2021

A fare il punto il convegno internazionale “Distorsione e banalizzazione della Shoah. Il Documento Ihra Recognizing and Countering Holocaust Distorsion” in svolgimento presso la Sala Monumentale della Presidenza del Consiglio dei Ministri, organizzato dalla coordinatrice nazionale per la lotta contro l’antisemitismo Milena Santerini in collaborazione con l’Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali (Unar) di Palazzo Chigi. Un’iniziativa che nasce per l’appunto nel solco del recente documento Ihra, promosso dalla Germania ma di cui è stata approntata una traduzione in italiano da parte di un gruppo di lavoro coordinato da Simonetta Della Seta.

“Un impegno urgente, per sollecitare la massima consapevolezza possibile”. Così Elena Bonetti, ministra per le Pari Opportunità e la Famiglia, in apertura di conferenza. Un fronte, quello della lotta contro l’antisemitismo, cui l’esecutivo ha scelto di dedicarsi “anche con la nomina di una coordinatrice nazionale: un fatto non soltanto simbolico come dimostra l’azione svolta dalla professoressa Santerini”

“La prima banalizzazione della Shoah è il disconoscimento dell’unicità della Shoah” il pensiero di Ruth Dureghello, presidente della Comunità ebraica di Roma. ….Tra i temi sollevati anche “l’antisionismo che è antisemitismo” (evidenziazione della Redazione) e il ruolo propositivo del mondo ebraico “con quel carattere di sentinella che ci distingue”.

Le Nazioni Unite contro Israele (con la sponda dell'Italia)

da Pagine Ebraiche, 2/12/2021

Le Nazioni Unite si confermano un luogo ostile a Israele: tre le risoluzioni adottate ieri a larga maggioranza contro lo Stato ebraico con al centro temi come l’identità di Gerusalemme e dei suoi luoghi sacri, la regione del Golan, le politiche di insediamento. A suscitare forti reazioni la decisione di qualificare l’area del Monte del Tempio con il solo nome islamico di al-Haram al-Sharif. Un tema non nuovo e che ciclicamente si ripropone, ma non per questo meno grave come poi denunciato a stretto giro dagli Stati Uniti, uno dei pochi Paesi ad opporsi. Lista di cui purtroppo l’Italia non fa parte, avendo votato a favore di questa e di un’altra risoluzione (quella sulle politiche di insediamento) ed essendosi astenuta su quella relativa al Golan. Ignorato quindi l’appello arrivato da tanti per un cambio di passo. “Al governo italiano, in questa come in ogni altra sede internazionale, chiediamo la massima fermezza e coerenza con principi più volte affermati nel corso degli incontri e negli impegni presi anche in materia di contrasto all’antisemitismo in ogni sua forma compresa quella particolarmente subdola dall’antisraelianismo”