L’occupazione a Hebron http://jfjfp.com/occupying-hebron-2011-2017-new-booklet-of-testimonies/
6/12/2018 Nel cinquantenario dell’insediamento abusivo di coloni nel cuore cittadino di Hebron viene pubblicata da Breaking the Silence e diffusa anche attraverso il sito JFJFPJ( Jews for Justice for Palestinians= Ebrei per la Giustizia per i Palestinesi)un libro di testimonianze di soldati e di ufficiali che hanno svolto il servizio militare nella città tra il 2011 ed il 2017. La storia dell’insediamento di Hebron è emblematica dell’occupazione:disprezzo per le leggi, violenze quotidiane,privazione dei diritti fondamentali dei residenti Palestinesi, un sistema militare che garantisce tutto ciò.
Dalla introduzione del libro: Cari amici e sostenitori, “...nel corso degli ultimi 50 anni migliaia di soldati sono stati dispiegati nella città, noi compresi. Abbiamo vissuto direttamente la politica di separatzione imposta nella città le limitazione dei mobilità imposta alla popolazione palestinese e la sterilizzazione delle stade del centro cittadino. I checkpoint le missioni di arresti e perquisizioni, la mappatura delle case palestinesie le incussioni notturne lelle lorocase sono la rutine quotidiana ad Hebron che noi siamo stati mandati là a continuare. Per anni abbiamo sostenuto i coloni occupanti di Hebron ed abbiamo assistito alle loro violenze ed azioni criminali non solo contro i Palestinesi ma anche contro di noi soldati. Questo libretto di testimonianze intende offrire una visione della realtà in Hebron dal punto di vista di noi soldati dispiegati là. Breaking the Silence è stata costituita a seguito del nostro servizio e della nostra esperienza a Hebron.”
Il libretto si può leggere online dal sito di Breaking the Silence anche attraverso una mappatura interattiva della città https://www.breakingthesilence.org.il/inside/english/campaigns/occupying-hebron/
Nel marzo scorso JNS Jewish News Sindicate(agenzia della destra) titolava trionfalmente: Si espande la presenza ebraica a Hebron: 15 famiglie ebree si insediano in due edifici presso la Tomba dei Patriarchi rinominandoli con i nomi di matriarche bibliche,Casa di Rachele e Casa di Lea https://www.jns.org/jews-expand-presence-in-hebron-naming-buildings-after-biblical-matriarchs/
Bandiere di Israele sventolano sui due edifici conquistati a Hebron
Il 10 ottobre l’UNESCO (United Nations Educational Scientific and Cultural Organization) con le risoluzioni n 28 e 29 proposte da Giordania, Libano, Oman, Qatar, Sudan e Marocco, ha stabilito che la Grotta dei Patriarchi a Hebron e la Tomba di Rachele a Betlemme costituiscono entrambe “parte integrante dei Territori Palestinesi Occupati”, condannando ogni “azione israeliana volta ad alterare il carattere, lo stato e la composizione demografica del Territorio Palestinese Occupato”
Trad. a cura di Associazione di Amicizia Italo-Palestinese