Dal 2009 al 2012 – L’ISIS “Leonardo da Vinci” di Firenze - Istituto Statale di Istruzione Superiore - ha in progetto di accogliere quattro studenti di
Tulkarem (Palestina) perché possano frequentare un corso triennale professionale per “Operatore Chimico Biologico”, fino al raggiungimento del
diploma di maturità professionale di Tecnico Chimico Biologico
Il progetto si rivolge a quattro studenti palestinesi di Tulkarem, preferibilmente due maschi e due femmine, scelti tra chi, nell’anno scolastico 2008/2009, avrà esiti migliori e si troverà in condizioni economiche più disagiate.
Essi verranno scelti entro una rosa di candidati che verranno proposti all’Associazione dalle istituzioni scolastiche locali, nel rispetto delle normative vigenti in Palestina, in modo da poter garantire che il corso di studi in Italia abbia un maggiore valore formativo e sia coerente con le esigenze locali dell’impiego.
L’anno scolastico 2008/2009 verrà utilizzato per lo svolgimento di un corso accelerato ed intensivo di lingua italiana, mentre il successivo triennio 2009/2012 verrà impiegato per l’apprendimento teorico e pratico delle materie curriculari.
Gli studenti, completamente immersi nelle loro classi, avranno insegnanti di appoggio nelle diverse materie.
Saranno inoltre seguiti da una presenza “palestinese”, offerta dalla Comunità in Toscana, per la soluzione dei vari problemi che potranno sorgere durante il periodo del percorso scolastico.
Il progetto ha focalizzato il proprio interesse su Tulkarem per la peculiarità dei problemi dei quali la cittadina è la espressione simbolica: il doppio inquinamento dell’aria e della falda idrica sulla quale è dislocata.
La qualità del terreno agricolo e l’abbondanza della falda idrica proveniente dal massiccio fanno di Tulkarem una cittadina con una forte connotazione agro-alimentare, mentre l’essere situata sulla “linea verde” del confine armistiziale del ’49 – o linea del ’67, in quanto precedente l’occupazione militare della West Bank del 1967 – l’ha resa obiettivo di installazione di tutte quelle fabbriche israeliane altamente inquinanti – al momento 17 - che sono vietate sul loro territorio “naturale” e che vengono fatte operare invece tra i due “muri di separazione” che delimitano il versante occidentale della città.
A tutto ciò si deve aggiungere la grande discarica di rifiuti a cielo aperto – alla quale confluiscono anche i rifiuti delle colonie ebraiche circostanti – situata sul versante orientale, che ammorba l’aria e le serre con i gas prodotti dalla continua combustione del materiale accatastato.
Analisi ambientale, analisi dei prodotti, analisi delle risorse idriche risultane essere perciò delle necessità imprescindibili per la sopravvivenza della popolazione palestinese locale e non solo.
La realizzazione di questo progetto e il suo successivo sviluppo prevedono il coinvolgimento di tutta una molteplicità di forze, per cui la Presidenza dell’Istituto si è premurata di cercare di stringere rapporti di partnerariato o di collaborazione a vario titolo con una molteplicità di forze locali che vanno dalla Regione Toscana, alla Provincia e al Comune di Firenze, dall’Associazione di Amicizia Italo-Palestinese Onlus e dalla Comunità Palestinese in Toscana, alla Caritas, alla Unicoop, all’Associazione degli Ingegneri senza Frontiere Onlus, dall’ANPAS, all’ATAF, in quanto le problematiche dell’inserimento sociale dei futuri allievi richiederanno un diversificato e nutrito sostegno finanziario.
Il progetto è stato messo in atto nel settembre del 2009 dopo la firma del protocollo d'intesa a Tulkarem tra il Preside dell'ISIS Leonardo da Vinci di Firenze, professor Massimo Batoni ed i rappresentanti locali del Ministero dell'Istruzione e del Governatorato di Tulkarem.
Dopo la verifica dei risultati scolastici ottenuti dagli allievi delle scuole superiori di Tulkarem e delle condizioni economiche delle relative famiglie, la commissione delegata alla individuazione dei quattro allievi idonei ad usufruire del progetto, dopo aver consultato le relative famiglie, ha espresso le proprie valutazioni in merito.
La candidatura dei quattro allievi indicati dalla commissione è stata accolta dal preside dell'ISIS, che ha provveduto a completare le pratiche per il loro invio a Firenze.
SVILUPPO PROGETTO TULKAREM
Professori di riferimento all’I.S.I.S. Leonardo da Vinci: Daniela Cucchi, Stefano Fusi, Daniele Leoni.
Per i limiti imposti dalle problematiche familiari e sociali locali, sono venute a decadere le possibilità di presenze studentesche femminili nella realizzazione di questo primo progetto di cooperazione con il distretto scolastico di Tulkarem – come previsto inizialmente – per cui gli allievi in possesso dei requisiti richiesti sono risultati: Ala’a, Ihab, Mouheb e Mohammed, rappresentati dalla foto precedente.
Una volta giunti a Firenze e inseriti nel percorso programmato, nel settembre del 2009, i quattro giovani studenti palestinesi hanno frequentato un corso propedeutico, organizzato all’interno dell’I.S.I.S. Leonardo da Vinci, per l’apprendimento intensivo dei rudimenti della lingua italiana, al quale hanno fornito la loro professionalità docenti di lingua italiana e di arabo, supportati dalla presenza di un tutor che ha completato la loro “full immersion” nella realtà scolastica e in quella cittadina.
Nel corso del 1° anno scolastico, 2009/2010, essi hanno appreso una gamma di conoscenze disciplinari di base oltre alle materie di indirizzo tecnico-scientifico specifiche trattate nel corso professionale per “operatore chimico-biologico”.Alla fine dello stesso, il profitto ottenuto è risultato vario, da sufficiente a buono, in rapporto spesso alla conoscenza non completa della lingua italiana.
Il processo di integrazione e di scambio interculturale all’interno dell’istituto è stato implementato grazie a un viaggio in Palestina compiuto da un gruppo di studenti e di docenti italiani dell’I.S.I.S. Leonardo da Vinci, supportato finanziariamente dalla Unicoop – Firenze, che si è recato anche a Tulkarem ospite delle istituzioni locali.Da quanto appreso dagli studenti italiani, durante questo viaggio ne è scaturito un bel video realizzato completamente da loro sulla base delle loro esperienze dirette e della comprensione delle problematiche locali in Palestina.
Alla conclusione dell’anno scolastico, in occasione di un evento organizzato alla presenza dei vari sponsor per valutare e pubblicizzare il progetto, tale video è stato proiettato e ha riscosso un discreto successo, non solo per l’aspetto estetico, ma anche per la profondità dei contenuti espressi.
Facendo seguito alle sollecitazioni ricevute dalle istituzioni di Tulkarem durante il viaggio in Palestina, che avevano permesso di verificare lo stato e la funzionalità dei laboratori locali legati al monitoraggio dell’inquinamento ambientale e delle acque, alcuni docenti dell’I.S.I.S. e un membro dell’Associazione Ingegneri Senza Frontiere, verso la fine di agosto sono ritornati a Tulkarem per svolgere un training legato al funzionamento di alcune apparecchiature inutilizzate e per uno studio sul campo dello stato delle acque superficiali e profonde disponibili.
Sempre nel 2010, ad ottobre, l’I.S.I.S. Leonardo da Vinci ha ospitato il dr. Mohammed Qubbaj, direttore dell’istruzione dell'area di Tulkarem, e Mrs. Asmahan Azzouni, addetta alle relazioni internazionali dello stesso dipartimento, per una visita non limitata a un semplice sopralluogo all’istituto e ai laboratori e alle strutture della
Publiacqua fiorentina, dove i quattro studenti palestinesi dovranno fare uno stage di 4 settimane alla fine del 2° anno del corso, ma portatrice anche di sollecitazioni e proposte da sottoporre alle istituzioni comunali e provinciali di Firenze.
Infatti, in occasione degli incontri con i rappresentanti delle istituzioni locali avvenuti sia in Comune che nella sede della Provincia di Firenze, se da un lato sono stati recati i ringraziamenti dovuti per il loro sostegno al progetto Tulkarem, dall’altro è stato fatto presente che, in assenza di un rafforzamento del progetto stesso e di una concretizzazione di strutture operative ove quanto appreso abbia la possibilità di essere applicato a favore della comunità tutta di Tulkarem, quanto fatto diverrebbe alla fine un esempio lampante di cooperazione vana, di nessuna utilità sia per i giovani studenti che per la loro città.
I rappresentanti politici incontrati delle istituzioni fiorentine hanno espresso la loro piena disponibilità a sostenere questi obiettivi nelle sedi opportune, ritenendoli essere obiettivi apportatori di pace.